L’arte dell’intaglio del legno è una pratica artigianale che risale alle radici della civiltà umana: il legno è sempre stato un materiale abbondante e facilmente reperibile e l’uomo, fin dai primordi, si è dedicato al suo intaglio per plasmare sia utensili essenziali che oggetti decorativi.
Ad oggi è una forma di artigianato per cui sono disponibili attrezzi specifici e per la quale esistono tecniche peculiari.
In questo articolo vogliamo proporre una panoramica approfondita su questa antica e nobile arte artigiana, fornendo una guida approfondita su materiali, strumenti e tecniche dell’intaglio del legno.
Le tecniche principali
Partiamo dalle basi: sia che si voglia realizzare una scultura a tutto tondo o un bassorilievo, il processo di base è lo stesso; infatti l'intaglio del legno implica la rimozione di porzioni di legno da un blocco iniziale per creare un disegno o una figura utilizzando uno o più strumenti.
Naturalmente, la scelta delle tecniche e degli strumenti dipenderà dall'oggetto in lavorazione e dallo stile.
Una delle tecniche più semplici e immediate è l'intaglio a coltello, che prevede l’azione sul legno di varie metodologie di taglio.
Il taglio “pull” ricorda lo sbucciare di un frutto: si tira il coltello lentamente verso di sé, usando il pollice per controllare la lama. Questo tipo di taglio è superficiale, quindi la lama deve rimanere piuttosto parallela alla superficie del legno.
Lo stesso principio si applica al taglio “push”, dove invece la lama viene spinta verso l'esterno.
Infine, gli “stop cut” o i “tagli a V” consistono nell'immergere la lama verticalmente o obliquamente nel legno per praticare dei solchi, che permettono di creare una superficie intricata e ricca di angoli e ombre.
Un'altra tecnica ampiamente utilizzata è l'intaglio a rilievo: in questo caso si parte da una superficie piatta e si “fa emergere” il disegno dal legno.
Questo metodo è spesso scelto per creare paesaggi, motivi decorativi regolari, targhe o iscrizioni.
È un processo piuttosto complesso che richiede una grande precisione ed è tipicamente adottato da artigiani più esperti. Nella pratica, si inizia dal disegno, tracciando delle linee direttamente sul legno con una matita dura, che verranno usate come guida. A seconda del tipo di lavoro, del disegno e del legno, le operazioni possono variare, ma di solito si comincia con gli “stop cut” lungo le linee del disegno, seguiti dalla modellatura degli orli e delle figure attraverso un lavoro di precisione con scalpello e mazzuola.
L'intaglio a tutto tondo è quello che maggiormente si avvicina alla scultura, permettendo di creare figure complete con superfici lisce e rifinite.
Il processo inizia con la rimozione delle parti in eccesso del legno, la sgrossatura, seguita dalla creazione dell'abbozzo della forma utilizzando l'intaglio o colpi di scalpello, in base alle dimensioni del legno e al soggetto; infine, segue la fase di scultura vera e propria.
La scelta del legno: duro o morbido?
Non tutti i tipi di legno sono adatti a tutte le tecniche di intaglio e a tutte le lavorazioni.
Ad esempio, se si intende dipingere l’opera, un legno chiaro e poroso potrebbe essere una scelta migliore rispetto a uno scuro.
Ma il nodo centrale della questione è: meglio utilizzare un legno morbido o un legno duro?
• Legno morbido: questo genere di legnami si distingue per una fibratura dritta e una consistenza uniforme.
Il cirmolo, la betulla, il tiglio o il salice sono accessibili e affidabili, particolarmente adatti per l'intaglio a coltello; inoltre, risultano anche la scelta ideale per chi è alle prime armi.
• Legno duro: i legni duri, come, ad esempio, il noce nero, il ciliegio e la quercia bianca, sono ideali per il lavoro con mazzuolo e scalpello – incisioni e rilievi.
Per tutti i lavori ricchi di dettagli ed elementi decorativi sono molto apprezzati anche alcuni legni duri provenienti da alcune tipologie di alberi da frutto, come il pero, il melo, il noce italiano e anche il sicomoro.
Gli strumenti per l’intaglio del legno
• Coltellino da intaglio
Questo strumento ha l'aspetto di un coltello da cucina ordinario, ma, in realtà, ha una lama più corta e un’impugnatura in legno più ampia per una presa confortevole.
È un attrezzo versatile e può essere utilizzato per una vasta gamma di operazioni di intaglio, dalle più superficiali ai tagli più profondi.
È ideale per legni morbidi come il noce o il tiglio, ma con pratica ed esperienza, può essere efficacemente utilizzato anche su legni più duri.
• Scalpello
Sul mercato esistono vari tipi di scalpelli con dimensioni e caratteristiche diverse, ma, in generale, questo strumento è dotato di una lama piatta inserita in un manico in legno tubolare che facilita la presa e assorbe i colpi della mazzuola.
• Sgorbia
La sgorbia è uno scalpello con una lama circolare o curva, con taglienti a U, a V o a cucchiaio. Questo strumento è ideale per lavorare su superfici piccole e può essere utilizzato per sgrossare il legno, delineando le linee che saranno poi perfezionate.
• Mazzuola/maglio
La mazzuola è un martello arrotondato utilizzato per colpire gli scalpelli. Può essere realizzata in legno di faggio o acero, ma esistono anche versioni con testa in uretano, un materiale molto resistente.
Accessori utili
• Morsa
Soprattutto quando si lavorano pezzi di legno di grandi dimensioni, una morsa è utile per tenerli fermi durante le operazioni di intaglio.
• Piano di affilatura
Questo accessorio è essenziale per mantenere le lame affilate, poiché lame affilate consentono un intaglio più preciso.
• Dispositivi per la sicurezza
Questo aspetto non va mai dimenticato: guanti protettivi, occhiali e maschere sono fondamentali per proteggere gli occhi e le vie respiratorie da trucioli e polveri.
Alcuni consigli pratici
Sia che si usi una morsa con grandi pezzi di legno, sia che si stia intagliando un piccolo pezzo, ci si deve sempre assicurare di avere una presa salda e sicura su esso.
Inoltre, si devono sempre usare strumenti specifici per queste operazioni, dotati di impugnature ergonomiche per garantire la massima precisione e il massimo controllo.
Quando si usa il coltello, bisogna eseguire sempre tagli veloci e sicuri senza esitazioni. Con lo scalpello, invece, va rimossa una piccola quantità di legno alla volta per evitare danni alla base in lavorazione o rotture.
Si deve cercare sempre di seguire le venature naturali del legno, soprattutto lavorando con legni duri ad alta densità – con i legni morbidi si può lavorare anche in direzione opposta.
Finitura e riparazione del legno intagliato
A meno che non si desideri una finitura grezza e rustica, il legno intagliato, una volta terminato il lavoro, va levigato con la carta vetrata. Questo permette di eliminare asperità e di ottenere una superficie liscia e lucida, anche ottima base nel caso di una eventuale verniciatura.
Effettivamente, grazie all’intaglio, si può apprezzare la bellezza naturale e calda del legno, data dal suo colore, dalle sue venature, dai nodi e dai cerchi di crescita, che, inoltre, conferiscono unicità a ogni pezzo. Tuttavia, per le più disparate esigenze, può essere necessario dipingerlo.
Il primo motivo per cui si dipinge un oggetto in legno intagliato è sicuramente di natura estetica; ma talvolta questa operazione si rende necessaria per correggere piccoli difetti o danni: in questi casi si usa dello stucco per legno per riparare i danni, si leviga la superficie e si procede con la pittura.