Se sei un appassionato di fai da te o un professionista del settore, sai bene quanto sia importante avere una buona levigatrice per legno tra i tuoi strumenti.
La levigatrice per legno è un utensile elettrico che ti permette di levigare, carteggiare, sverniciare e rifinire superfici in legno di varie dimensioni e forme.
Ma come scegliere la levigatrice per legno più adatta alle tue esigenze?
In questa guida ti daremo alcuni consigli utili per orientarti tra i vari modelli disponibili sul mercato.
Tipi di levigatrice per legno
Esistono diversi tipi di levigatrice per legno, ognuno con le sue caratteristiche e funzioni specifiche. Vediamoli brevemente.
• Levigatrice a nastro: è la più potente e veloce, ideale per levigare grandi superfici piane o curve, asportando molto materiale. Ha una base rettangolare su cui scorre un nastro abrasivo, che può essere regolato in tensione e velocità. È adatta per lavori di sgrossatura e sverniciatura.
• Levigatrice orbitale: è la più versatile e maneggevole, adatta per levigare superfici piane o leggermente curve, con un'asportazione moderata di materiale. Ha una base quadrata o rettangolare su cui è fissato un foglio abrasivo, che vibra in modo circolare grazie a un motore elettrico. È adatta per lavori di finitura e rifinitura.
• Levigatrice roto-orbitale: è la più efficace e precisa, adatta per levigare superfici piane o curve, con un'asportazione elevata di materiale. Ha una base rotonda su cui è fissato un disco abrasivo, che ruota e vibra contemporaneamente grazie a un motore elettrico. È adatta per lavori di medio-alta qualità, sia di sgrossatura che di finitura.
• Levigatrice delta: è la più piccola e compatta, adatta per levigare angoli, bordi e zone difficili da raggiungere. Ha una base triangolare su cui è fissato un foglio abrasivo, che vibra in modo circolare grazie a un motore elettrico. È adatta per lavori di precisione e dettaglio.
Criteri di scelta
Oltre alla tipologia, ci sono anche altri criteri da prendere in considerazione prima di acquistare questo utensile. Ecco i principali:
• Potenza: si misura in watt – W – ed esprime la forza del motore elettrico. Maggiore è la potenza, maggiore è la capacità di asportazione del materiale e minore è lo sforzo richiesto all'operatore. La potenza varia a seconda del tipo di levigatrice: in generale, le levigatrici a nastro sono le più potenti – da 500 a 1200 W – seguite dalle roto-orbitali – da 200 a 800 W – dalle orbitali – da 100 a 300 W – e dalle delta – da 50 a 200 W.
• Velocità: si misura in giri al minuto – rpm – o in oscillazioni al minuto – opm – ed esprime la rapidità del movimento della base abrasiva. Maggiore è la velocità, maggiore è l'efficacia della levigatura e minore è il tempo necessario per completare il lavoro.
• Regolazione della velocità: è una funzione che permette di adattare la velocità della levigatrice al tipo di materiale da lavorare e al grado di finitura desiderato. Alcune levigatrici hanno una velocità fissa, altre hanno una o più velocità preimpostate, altre ancora hanno una velocità variabile tramite un selettore o un interruttore elettronico. La regolazione della velocità consente di ottenere risultati ottimali su diversi tipi di legno e di evitare danni alla superficie.
• Dimensione e forma del platorello: il platorello è la parte della levigatrice che sostiene il foglio abrasivo. La sua dimensione e la sua forma influenzano la superficie di lavoro e la maneggevolezza dell’utensile. In generale, i platorelli possono essere quadrati, rettangolari, rotondi o triangolari. I platorelli quadrati o rettangolari sono adatti per levigare superfici piane e angoli, quelli rotondi sono adatti per levigare superfici curve e bombate, quelli triangolari sono adatti per levigare spazi ristretti e bordi difficili da raggiungere.
• Sistema di fissaggio del foglio abrasivo: il foglio abrasivo è l'elemento che asporta il materiale dalla superficie da levigare. Il sistema di fissaggio del foglio abrasivo al platorello può essere di diversi tipi: a clip, a strappo o autoadesivo. Il sistema a clip consiste in delle molle metalliche che bloccano il foglio abrasivo ai lati del platorello; è un sistema semplice ma poco pratico, perché richiede tempo per il ricambio. Il sistema a strappo consiste in una superficie in velcro sul platorello che si aggancia al retro del foglio abrasivo; è un sistema rapido e comodo, perché permette di cambiare il foglio abrasivo con un semplice gesto. Il sistema autoadesivo consiste in una superficie adesiva sul platorello che si attacca al retro del foglio abrasivo; è un sistema veloce ma poco versatile, perché non consente di riutilizzare il foglio abrasivo una volta staccato.